domenica 31 gennaio 2010

a memory of Papa Karol Wojtyla..... Our Father that you are in the skies... un ricordo del Papa Karol Wojtyla.....padre nostro che sei nei cieli...

http://www.youtube.com/watch?v=1iL1rPNS5l8

Non abbiate paura Giovanni Paolo II

http://www.youtube.com/watch?v=kqh9binRd5w

mercoledì 27 gennaio 2010

Frasi Famose di Poeti e Filosofi

http://www.youtube.com/watch?v=h2Lv_s6_BtI

Frasi Famose Di Poeti E Filosofi - 2

http://www.youtube.com/watch?v=mPrp01dixhE

martedì 26 gennaio 2010

Uomini di Mia Martini

http://www.youtube.com/watch?v=LjG6u32CTWI

lunedì 25 gennaio 2010

Sensibilità


Ognuno dona con il cuore che ha
Ognuno riceve con il cuore che ha



Everyone gives her heart has
Everyone gets to the heart that

mercoledì 13 gennaio 2010

AUGURI LELE


Se riesci a mantenere il controllo quando tutti intorno a te

perdono il loro e te ne attribuiscono la colpa.

Se puoi confidare in te stesso quando tutti dubitano di te

pur tenendo conto del loro dubitare.

Se sai aspettare senza stancarti di farlo

o essere circondato da bugie senza darvi credito

o essere odiato senza dar spazio all’odio

e cio’ senza sembrare troppo buono o troppo saggio.

Se puoi sognare – senza rendere i sogni tuoi padroni.

Se sai pensare – senza rendere i pensieri il tuo obiettivo

Se puoi incontrare il Trionfo e la Sconfitta

e trattare questi due impostori alla stessa stregua.

Se puoi tollerare di udire la verità da te pronunciata

stravolta da disonesti che intessono trappole per gli ingenui

o vederele cose per le quali hai dato la vita,

distrutte e fermarti a costruirle di nuovo con strumenti logori.

Se sai raccogliere tutte le tue vittorie

e rischiarle con un lancio a testa o croce

e perdere e ricominciare ancora dall’inizio

e mai sussurrare una parola della tua perdita.

Se puoi sforzare il tuo cuore, nervi e muscoli

per servire al tuo scopo ben al di là delle loro possibilità

e così andare avanti quando più nulla in te

tranne la Volontà dice loro “tieni duro!”

Se puoi parlare con le folle e mantenere il tuo valore

o camminare con i re senza perdere di semplicità.

Se né i nemici e neppure gli amici più cari possono ferirti.

Se tutti possono contare su di te ma nessuno eccessivamente.

Se puoi riempire un inesorabile minuto

con un viaggio lungo sessanta secondi

tua è la terra e quanto vi è in essa,

e – cosa ancor più importante –

tu sarai un uomo figlio mio!

(Rudyard Kipling)

Rimani per un attimo in Silenzio... ascolta il tuo cuore e sentirai mamma e papà che ti sussurreranno: Felice Compleanno.
AUGURI FIGLIO MIO PER I TUOI MERAVIGLIOSI 17 ANNI

LEO BUSCAGLIA AFORISMI


AFORISMI
State molto attenti con i vostri sogni, perché corrono il rischio di avverarsi!
Quando io ti amo e tu mi ami, siamo l'uno come lo specchio dell'altro, e riflettendoci l'uno nello specchio dell'altro, vediamo l'infinito.
Voi siete meravigliosi, voi siete magici. Come voi ci siete soltanto voi.
La vostra responsabilità più grande è diventare tutto ciò che siete, non soltanto per il vostro beneficio, ma anche per il mio.
Si puo' dare soltanto cio' che si ha...e l'unica ragione per avere qualcosa è donarla.
L'essenza dell'educazione non è imbottirvi di fatti, bensì aiutarvi a scoprire la vostra unicità.
Abbiamo dimenticato cosa sia guardarsi l'un l'altro, toccarsi, avere una vera vita di relazione, curarsi l'uno dell'altro. Non sorprende se stiamo morendo tutti di solitudine.
Le esperienze più grandi della mia vita le ho avute quando due vite si intersecavano e due esseri umani riuscivano a comunicare.
Io penso che l'individuo ricco d'amore debba ritornare alla spontaneità.. bisogna toccarci, stringerci, sorriderci, pensarel'uno all'altro, e curarci gli uni degli altri: siamo liberi di fare tutto cio'. Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo.

LEO BUSCAGLIA LA POSSESSIVITA’ FINISCE SEMPRE COL DISTRUGGERE CIO’ CHE SI PROPONE DI PROTEGGERE


controllo assoluto su un altro essere umano non è possibile e tantomeno auspicabile. Ed è sempre distruttivo.Uno dei grandi miti sul vero amore vorrebbe che le vite di un uomo e di una donna fossero intrecciate per sempre, incamminate sulla stessa via, protese verso le stesse mete e i medesimi interessi, e che ogni istante di separazione fosse per loro un’eternità.Quand’anche ciò fosse possibile, a me sembra tristissimo!Sentirsi uniti, protetti, solidali è un sentimento del tutto naturale.Ma diventa un problema quando noi ne facciamo un’esigenza esclusiva. Chi focalizza il proprio amore su un unico soggetto ha difficoltà nei suoi rapporti con gli altri.Constatare che le persone che amiamo sanno amare, oltre a essere amate, dovrebbe essere un conforto, non una minaccia. Dovremmo rallegrarci che abbiano interessi estranei alla nostra persona, che siano autosufficienti e abbiano fiducia in se stessi.In realtà, noi siamo in grado di amare molte persone contemporaneamente senza con ciò diluire ciò che abbiamo da offrire.Anzi, quanto più numerose sono le nostre esperienze affettive, tanto maggiore è il patrimonio che rechiamo con noi quando ci concentriamo su un rapporto intimo e profondo.La spartizione non scredita la qualità dell’amore; al contrario viene intensificata e ulteriormente arricchita dalla nostra esperienza.

(Brani tratti dal libro: “Nati per amare” di Leo Buscaglia, edito da Mondadori)

LEO BUSCAGLIA SOLITUDINE COME SORGENTE D’AMORE


E’ bene tener presente che, indipendentemente dal numero delle persone che ci amano, ci circondano, hanno a cuore il nostro benessere e la nostra serenità, di fatto noi siamo veramente soli. Nessuno, per quanto possa esserci vicino, può comprenderci perfettamente, capire le nostre paure, le nostre speranze, i nostri sogni. Siamo ignoti perfino a noi stessi, e molti trascorrono l’intera vita nel tentativo di comprendere la loro vera essenza.Tale estraniazione può diventare fonte di grande solitudine, ma non è detto che sia sempre così.In realtà essa ci offre il destro di affrontare le nostre paure attraverso un processo di autorivelazione. Noi sapremo davvero chi siamo solo quando vorremo scavare nei recessi più profondi del nostro io.Altri scopriranno chi siamo solo quando ci arrischieremo a dischiuderci. E’ un compito arduo, in continuo divenire. Attraverso l’accettazione della nostra solitudine, possiamo finalmente intuire l’autentico peso dell’amore e il motivo per cui vivere senza amore non è davvero possibile.

LEO BUSCAGLIA Esternare il bisogno


Nessuno è mai tenuto a piangere o a soffrire in solitudine. Eppure molti fra noi sarebbero disposti a patire in silenzio pur di non chiedere aiuto di cui peraltro hanno urgente necessità. Tendiamo a ritenere che gli altri siano perfettamente consapevoli delle nostre pene, anche se noi non ne parliamo affatto.E’ dalla forza emotiva, non dalla debolezza, che noi sappiamo trarre la capacità di invocare aiuto. Il timore del rifiuto, o del ridicolo, o di qualunque altro impulso ci spinga a nascondere le nostre sofferenze, dev’essere sconfitto a ogni costo. Diversamente, non otterremmo mai il supporto morale che ci occorre. Naturalmente, nell’atto di sollecitare aiuto noi esprimiamo il nostro apprezzamento nei confronti di un’altra persona.Implicitamente le facciamo capire che nutriamo fiducia in lei, che la reputiamo in gradi di aiutarci in un momento di grande vulnerabilità.Non le chiediamo soluzioni. Vogliamo solo che sia presente, che ci accordi un sostegno temporaneo in attesa di trovare le nostre vie personale di superamento. Un sano”Ho bisogno di te” è un’espressione importante d’amore.

LEO BUSCAGLIA Vai bene come sei


Attenti a non cadere vittime della persuasione che non possiamo essere amati perché siamo troppo questo e troppo poco quell’ altro. Andiamo bene come siamo, questa è la verità.La diversità è la vita.Vi sono stuoli di individui, per esempio, che prediligono le persone alte, oppure quelle basse: Ad alcuni piacciono le brune, altri preferiscono le bionde. C’è chi apprezza i grassi, chi i magri: Chi ama i loquaci, chi ha un debole per i taciturni. E così via. Meno ci sentiamo in torto per essere ciò che siamo, più sapremo di poter contare su un affetto veramente duraturo.Con calma, con pazienza, scopriremo le persone che ci sapranno amare.E da quel momento noi potremo contare su un’intera vita sgombra di artifici e delusioni, liberi di essere chi siamo

lunedì 11 gennaio 2010

Un caro amico


Come si può ricordare un amico, un compagno di viaggio, un maestro di vita e di onestà….Ho tante volte domandato a me stesso e agli altri perché Dio vuole a sé gente così dolce e umile. Ricordo che una volta Mogol, in una trasmissione televisiva onorava Battisti affermando che “ dietro al nulla non c’è poesia”. Bruno ha preso il treno e si è imbarcato per viaggi in paesi lontani, ha preso il treno fatto di pensieri…un viaggio assurdo che la ragione non comprende ma la fede sì. Ha liberato la vita da inutili costrizioni e perverse falsità che lui ha combattuto sino alla fine. Ha liberato il suo essere da inusuali modi di fare e finite sicurezze. Ha liberato il suo respiro sperando fino alla finenel futuro. Ha posto il seme e come ricordava il Papa del sorriso il seme deve morire per far nascere e fortificare un albero. Mi stupiva il modo sicuro e il suo parlare forbito arricchito di cultura …..non eravamo abituati da tempo, da tanto tempo avevamo assistito alla barbaria dei nostri rapporti, dei nostri stati d’animo. Con lui il sapere andava di pari passo al vivere e l’umiltà, una cosa strana, ce la donava ogni giorno. Non ignorava la vita e non si atteggiava da giusto, è per questo che aveva mille sogni e mille progetti. Non calpestava l’amicizia e non aveva presunzione di superiorità. L’umiltà era da lui profondamente conosciuta e mai tendeva ad imporre il proprio pensiero. Quanta modestia in tutto questo ?
Mi fa ricordare la voce estiva della sua Bologna fatta di Luci basse e qualche risata che a volte restavano appese a quel cielo arancione della sera e senti come sottofondo le cicale e i rumori dei treni, melodie che forse ogni giorno, nella sua Roma, sentiva nostalgia di udirle ancora. Troppo presto qualcuno ha aperto la finestra quella triste mattina di lunedì, troppo presto hai preso quel treno… Tu che hai avuto la giusta visone del mondo negli occhi dei bimbi, quei bimbi che hai sempre amato. “ Era la tua vera gioia, il tuo vero traguardo….piucchè un capo eri il padre di tutti noi . Per te nessun pensiero, nessuna opinione, nessuna diversità era un male ma anzi era il modo profondo di scoprire il sentiero dell’essere uomo. Per te piazza Vittorio era una magia di colori , profumi, diversità che si confondevano nell’arcobaleno della pace. Al suono di campane risale la mia speranza e cresce il mio canto all’indirizzo del cielo : il Signore ha un nuovo amico con se.
Questo è quello che sento assaporando la visione di questa aria che ondulando mi parla.
Ed arriva la vita, da quella cancellata riparte, dove lo porterà non posso per ora saperlo

lunedì 4 gennaio 2010

Uno Zio speciale


Uno Zio speciale

Questa lettera è dedicata ad uno zio speciale, il mio, anche se non c'è più da alcuni giorni, lui vive sempre dentro di me:
Vorrei dedicare questo spazio per ricordarti, sò bene che non serve scrivere di te, la tua vita e il tuo dolce sorriso non hanno alcun bisogno di carta e penna per restare indelebili, vivi e inalterati in me comunque, finché il sangue scorrerà ancora nelle mie vene, finché i miei polmoni provati si riempiranno di aria e gli occhi avranno modo si spaziare sul mondo, tu vivrai attraverso i battiti del mio cuore, i gesti e i pensieri...ci faremo beffa della morte, ne rideremo ancora insieme come un tempo, quando la sola idea di una fine ti rendeva irrequieto e per sdrammatizzare "usavamo" l'ironia, usavi l'amore per riempire le assenze di chi di te aveva lasciato un posto vuoto per l’amore e la dolcezza che meritavi, di chi, senza salutare, senza averne il tempo, ci aveva lasciati soli con le nostre paure e le tante frasi da dire.
Poi un triste e freddo giorno di gennaio sei ritornato al Padre Celeste e con qualcuno se ne va lasci il dolore nei tuoi fratelli e nelle tue sorelle, un dolore lacerante con nostalgie infinite con quel tuo sereno sorriso, con quelle tue accortezze verso tutti…..chissà zio se su mi ascolti ed hai incontrato mio padre che da tempo è lì, parlate un poco di noi e abbiate sempre una parola di conforto per le persone che vi amano : noi abbiamo perso uno zio caro ma Dio ha un Angelo in più.
Ieri mentre passavi davanti casa tua hai forse volto lo sguardo per l’ultima volta ai tuoi luoghi cari e i tuoi pensieri erano accompagnati da una triste giornata di pioggia e sono sicuro che ascoltavi insieme a noi il ticchettio della pioggia sulla terra , quella terra che tu amasti fino alla fine di questa vita.
Te ne sei andato quando faceva troppo freddo, senza un sussurro, forse guardavi il cielo e le montagne innevate e non ti sei nemmeno accorto di volarci dentro...sorpresi e impotenti abbiamo dovuto lasciarti la mano, lasciarti l'anima, dovevi essere libero e così hai potuto spiccare il volo nell'immensità.
Non mi dimentico mai di volgere lo sguardo illuminato che regalavi a noi quando venivamo in ospedale a trovarti : ogni volta mi coglieva quello strano brivido, quella sensazione di eterno che abitava in te e che ritrovo solo alzando gli occhi al cielo, immaginando che quella stella, la più vivida e brillante racchiuda la tua essenza, quello che non è più materia ma solo puro pensiero.
Grazie per la tenerezza che hai donato ed ora ognuno di noi : i tuoi fratelli le tue sorelle i tuoi nipoti, tua moglie impareranno a camminare senza la tua mano ma ci vuole tempo è così poco che sei partito e ognuno di noi aspetta l’arcobaleno per colorare le pagine di vita che ci hai lasciato…..Grazie zio Gregorio .