
Uno Zio speciale
Questa lettera è dedicata ad uno zio speciale, il mio, anche se non c'è più da alcuni giorni, lui vive sempre dentro di me:
Vorrei dedicare questo spazio per ricordarti, sò bene che non serve scrivere di te, la tua vita e il tuo dolce sorriso non hanno alcun bisogno di carta e penna per restare indelebili, vivi e inalterati in me comunque, finché il sangue scorrerà ancora nelle mie vene, finché i miei polmoni provati si riempiranno di aria e gli occhi avranno modo si spaziare sul mondo, tu vivrai attraverso i battiti del mio cuore, i gesti e i pensieri...ci faremo beffa della morte, ne rideremo ancora insieme come un tempo, quando la sola idea di una fine ti rendeva irrequieto e per sdrammatizzare "usavamo" l'ironia, usavi l'amore per riempire le assenze di chi di te aveva lasciato un posto vuoto per l’amore e la dolcezza che meritavi, di chi, senza salutare, senza averne il tempo, ci aveva lasciati soli con le nostre paure e le tante frasi da dire.
Poi un triste e freddo giorno di gennaio sei ritornato al Padre Celeste e con qualcuno se ne va lasci il dolore nei tuoi fratelli e nelle tue sorelle, un dolore lacerante con nostalgie infinite con quel tuo sereno sorriso, con quelle tue accortezze verso tutti…..chissà zio se su mi ascolti ed hai incontrato mio padre che da tempo è lì, parlate un poco di noi e abbiate sempre una parola di conforto per le persone che vi amano : noi abbiamo perso uno zio caro ma Dio ha un Angelo in più.
Ieri mentre passavi davanti casa tua hai forse volto lo sguardo per l’ultima volta ai tuoi luoghi cari e i tuoi pensieri erano accompagnati da una triste giornata di pioggia e sono sicuro che ascoltavi insieme a noi il ticchettio della pioggia sulla terra , quella terra che tu amasti fino alla fine di questa vita.
Te ne sei andato quando faceva troppo freddo, senza un sussurro, forse guardavi il cielo e le montagne innevate e non ti sei nemmeno accorto di volarci dentro...sorpresi e impotenti abbiamo dovuto lasciarti la mano, lasciarti l'anima, dovevi essere libero e così hai potuto spiccare il volo nell'immensità.
Non mi dimentico mai di volgere lo sguardo illuminato che regalavi a noi quando venivamo in ospedale a trovarti : ogni volta mi coglieva quello strano brivido, quella sensazione di eterno che abitava in te e che ritrovo solo alzando gli occhi al cielo, immaginando che quella stella, la più vivida e brillante racchiuda la tua essenza, quello che non è più materia ma solo puro pensiero.
Grazie per la tenerezza che hai donato ed ora ognuno di noi : i tuoi fratelli le tue sorelle i tuoi nipoti, tua moglie impareranno a camminare senza la tua mano ma ci vuole tempo è così poco che sei partito e ognuno di noi aspetta l’arcobaleno per colorare le pagine di vita che ci hai lasciato…..Grazie zio Gregorio .
Vorrei dedicare questo spazio per ricordarti, sò bene che non serve scrivere di te, la tua vita e il tuo dolce sorriso non hanno alcun bisogno di carta e penna per restare indelebili, vivi e inalterati in me comunque, finché il sangue scorrerà ancora nelle mie vene, finché i miei polmoni provati si riempiranno di aria e gli occhi avranno modo si spaziare sul mondo, tu vivrai attraverso i battiti del mio cuore, i gesti e i pensieri...ci faremo beffa della morte, ne rideremo ancora insieme come un tempo, quando la sola idea di una fine ti rendeva irrequieto e per sdrammatizzare "usavamo" l'ironia, usavi l'amore per riempire le assenze di chi di te aveva lasciato un posto vuoto per l’amore e la dolcezza che meritavi, di chi, senza salutare, senza averne il tempo, ci aveva lasciati soli con le nostre paure e le tante frasi da dire.
Poi un triste e freddo giorno di gennaio sei ritornato al Padre Celeste e con qualcuno se ne va lasci il dolore nei tuoi fratelli e nelle tue sorelle, un dolore lacerante con nostalgie infinite con quel tuo sereno sorriso, con quelle tue accortezze verso tutti…..chissà zio se su mi ascolti ed hai incontrato mio padre che da tempo è lì, parlate un poco di noi e abbiate sempre una parola di conforto per le persone che vi amano : noi abbiamo perso uno zio caro ma Dio ha un Angelo in più.
Ieri mentre passavi davanti casa tua hai forse volto lo sguardo per l’ultima volta ai tuoi luoghi cari e i tuoi pensieri erano accompagnati da una triste giornata di pioggia e sono sicuro che ascoltavi insieme a noi il ticchettio della pioggia sulla terra , quella terra che tu amasti fino alla fine di questa vita.
Te ne sei andato quando faceva troppo freddo, senza un sussurro, forse guardavi il cielo e le montagne innevate e non ti sei nemmeno accorto di volarci dentro...sorpresi e impotenti abbiamo dovuto lasciarti la mano, lasciarti l'anima, dovevi essere libero e così hai potuto spiccare il volo nell'immensità.
Non mi dimentico mai di volgere lo sguardo illuminato che regalavi a noi quando venivamo in ospedale a trovarti : ogni volta mi coglieva quello strano brivido, quella sensazione di eterno che abitava in te e che ritrovo solo alzando gli occhi al cielo, immaginando che quella stella, la più vivida e brillante racchiuda la tua essenza, quello che non è più materia ma solo puro pensiero.
Grazie per la tenerezza che hai donato ed ora ognuno di noi : i tuoi fratelli le tue sorelle i tuoi nipoti, tua moglie impareranno a camminare senza la tua mano ma ci vuole tempo è così poco che sei partito e ognuno di noi aspetta l’arcobaleno per colorare le pagine di vita che ci hai lasciato…..Grazie zio Gregorio .
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