
Monna maestosa e nobile montagna
vetta antica ai giovani cuori
Hai dato cibo e protezione ai nostri avi
E se tu ascolti senti la sera ancora le loro voci
e il risuono del loro coraggio e ardore.
Anche il suo silenzio è di pace e l’eco struggente
Del vento l’Aquilone, l’ululato sapiente tra le sue dolci creste rocciose.
Dà il senso profondo dell’ altezza,
delle notti deste, degli alpeggi in fiore.
Sacra è la sua morbida vetta come i suoi cammini, fatica dell’uomo, che c’inviti
a percorrere nuovi al vigile sguardo nel tempo lontano .
Il suo fianco ancora ferito dalla mano dell’uomo ma Ella non ira .
Tradizioni d’umanità, speranze d’esistenze altissime.
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